L’occasione del Digital Learning

In Italia abbiamo circa cento atenei tra pubblici e privati e, per la prima volta quest’anno, quattro di loro sono stati menzionati nella classifica delle duecento migliori università del mondo, il QS World University Ranking. E’ un risultato di cui essere soddisfatti, pur con un certo rammarico, poiché le eccellenze del nostro panorama accademico potrebbero ambire a riconoscimenti ben più importanti.

Tra le misure con cui migliorare l’attrattività delle università rispetto a studenti, partner, progetti e finanziamenti, mi permetto di sottolineare la rilevanza delle tecnologie digitali che – oggi più che mai – possono accelerare l’innovazione della didattica, abilitare lo sviluppo di nuovi servizi, contribuire all’ottimizzazione delle risorse disponibili.

Le piattaforme di Digital Learning, già adottate con successo in molti casi, consentono ad esempio di creare corsi e renderli disponibili online, integrare esercizi e prove di valutazione, formare delle comunità virtuali in cui docenti e studenti possono condividere le proprie conoscenze grazie a strumenti avanzati di collaborazione e comunicazione. L’impiego di tali tecnologie non è da intendersi come la mera possibilità di offrire lezioni a distanza, piuttosto come l’opportunità di trasformare la didattica e la costruzione del sapere proponendo una nuova esperienza di apprendimento, in cui cadono le barriere tra insegnamento formale e informale, e si possono sperimentare linguaggi e contenuti più vicini alle Generazioni Y e Z. Integrato nell’offerta didattica complessiva, il Digital Learning può dunque arricchire anche l’esperienza in aula, estendendone i confini e rendendola più coinvolgente.

Altro elemento da non sottovalutare è la possibilità di raccogliere e analizzare i dati generati dall’utilizzo dei cosiddetti Learning Management System. Gli analytics ad esempio, rappresentano informazioni preziose per valutare l’efficienza e l’efficacia del piano formativo e dei suoi contenuti, la produttività e la soddisfazione dei docenti e degli studenti, il coinvolgimento delle persone, e altri dati funzionali alla buona riuscita di un corso digitale.

Il Digital Learning è dunque un’occasione per le università che vogliono crescere e consolidare la propria reputazione – e magari scalare le graduatorie internazionali, che sempre più premiano gli atenei innovativi e ad alto tasso di digitalizzazione.

 

Davide Mantegazza 
Presidente di B Human